Quali sport praticare in Sardegna
La Sardegna è una terra meravigliosa, piena di sorprese e di nuovi posti da scoprire, sapori da assaggiare, territori da esplorare. È la meta perfetta per tutti i tipi di vacanza: chi vuole il totale isolamento troverà la sua piccola caletta solitaria, chi ama la mondanità e il divertimento impazzirà in Costa Smeralda, chi vuole ricollegarsi alle tradizioni e agli usi di un tempo sarà il benvenuto in Gallura e Barbagia, nel selvaggio e incontaminato entroterra.
Questa enorme diversità, vero patrimonio dell’isola, viene riscontrata anche (forse soprattutto) dagli sportivi e dagli amanti dell’attività fisica, perché ogni angolo, ogni roccia e ogni luogo della Sardegna sembrano fatti apposta per nuotare, camminare, correre, saltare, arrampicarsi, pedalare e chi più ne ha più ne metta.
Arrampicarsi sul pinnacolo di Cala Goloritzè, alto 147 metri e divenuto simbolo dell’arrampicata di tutta Europa; esplorare i percorsi di trekking del Monte Nieddu, del Supramonte, del Gennargentu o, più “semplicemente”, della laguna e peschiera di San Teodoro; fare Windsurf alla splendida spiaggia dell’Isuledda. Queste sono solo alcune delle infinite possibilità e opportunità offerte dal territorio sardo, talmente vario che fornisce tutte queste alternative nel raggio di qualche decina di chilometri.
In Sardegna, l’attività sportiva non è mai relegata a una palestra o a un ambiente chiuso: il contatto con la natura è costante e necessario, per potersi vivere l’esperienza nel miglior modo possibile. Pareti di granito, sentieri, fiumi, spiagge, montagne, gole, grotte, campagne e torrenti. Ovunque è possibile trovare il luogo perfetto per praticare la propria passione.
Trekking
Le proposte turistiche che invitano ad esplorare l’entroterra sardo sono sempre di più, forse proprio perché sempre più persone che arrivano in Sardegna per trascorrere la propria vacanza si interessano all’esplorazione delle zone più selvagge e incontaminate. Dopotutto, c’è un’intera isola da scoprire. Dai boschi della Barbagia alle escursioni panoramiche in Supramonte, dalla scoperta dei numerosissimi villaggi nuragici a un intricato percorso per arrivare in spiaggia. Già, perché in Sardegna, spesso, si è costretti a fare trekking, semplicemente perché la spiaggia che si vuole raggiungere non è accessibile con la macchina e bisogna percorrere diversi chilometri nella macchia mediterranea per arrivarci. Uno degli esempi più emblematici è sicuramente Cala Goloritzé.
Arrampicata
Spesso si pensa che per fare arrampicata bisogna essere ad alta quota. Niente di più sbagliato! Infatti, basta una “semplice” parete di roccia, meglio se calcarea (gli appigli sono naturali). E la Sardegna è la patria delle pareti di roccia calcaree. Esistono più di 3000 vie in tutta l’isola, perciò con buone probabilità in qualunque luogo vi troviate potreste trovare anche una parete da scalare. Famosissima la guglia di Cala Goloritzé, un monolite di granito alto 147 metri, dalla cui cima si gode un panorama che non ha eguali.
Canoa e kayak
Certo, qualsiasi tratto di mare in Sardegna è un posto mozzafiato per fare canoa, ma in Sardegna c’è molto di più. Il poco conosciuto entroterra ospita invasi artificiali e torrenti che vi faranno quasi dimenticare di essere su un’isola in mezzo al mare. Alcuni esempi sono il Lago Omodeo, il lago Mulargia o il Gusana. Ulteriore vantaggio della Sardegna: il clima. Talmente mite, che ogni stagione si presta a una piacevole gita in canoa o kayak.